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MMSA Giovane Aurora C5
Intervista 2
Intervista rilasciata da BOLLETTINI MARCO SALVATORE il 22-10-2013
  • Ciao Marco, sei rientrato quest'anno dopo un brutto infortunio che ti ha tenuto a lungo fermo ai box... raccontaci qualcosa di più su questa brutta storia che ormai fa parte del passato.
    Quando meno te lo aspetti l'infortunio è dietro l'angolo. Dopo anni che giochi a calcio, duri contrasti, scatti improvvisi, movimenti bruschi ed a fine partita esci dal campo con al massimo qualche acciacco, non vai a pensare che anche banalmente da solo puoi incorrere in un grave infortunio: un piede rimane bloccato a terra in malo modo e il legamento crociato anteriore del ginocchio si rompe. Infortuni di questo tipo neccessitano poi di sacrificio e di duri mesi di lavoro. Sono passati quasi due anni, è un ricordo ancora vivido nella mia mente, ma ho deciso di voltare pagina riprendendo l'attività agonistica in questa stagione piena di stimoli. L'accaduto appartiene oramai al passato.
  • Sei stato uno dei più presenti durante la preparazione e spesso ti abbiamo visto lavorare a parte in compagnia del mental coach Saracini... raccontaci se e quanto è stata dura ripartire...
    Ripartire, questo è l'ostacolo più grande da superare. Inizi a muoverti e ti accorgi di non saper più nemmeno correre con la giusta coordinazione, tocchi la palla e non sai se fare affidamento su quel ginocchio traballante. Non aver paura ed insistere sono le uniche risorse che possono aiutarti a superare questi momenti difficili. Proprio per questo ho lavorato giorno dopo giorno durante la preparazione con tanta voglia di riprendermi e di ricominciare senza mai saltare gli allenamenti. Lavorare a parte e vedere i propri compagni avere una, due, tre marce più di te non rincuora di certo, ma quando hai un motivatore al tuo fianco come Diego Saracini il peso della situazione è meno gravoso. Colgo piuttosto l'occasione per ringraziare il mental coach che con la sua schiettezza e simpatia mi ha aiutato molto.
  • Dopo qualche minuto giocato in coppa a settembre, due venerdì fa l'esordio in campionato contro il Casine e venerdì scorso la doppietta al Corinaldo... sensazioni?
    Riprendi fiducia, inizi a sentirti più libero e in allenamento giochi con tranquillità. Poi viene la partita, dopo un lungo stop anche due minuti giocati pesano come macigni sulle tue gambe. Gli ultimi sprazzi di partita giocati con il Casine due settimane fa mi sono servitivi per prendere coscienza del mio stato di forma. La doppietta al Corinaldo fa ben sperare per il proseguo. Trovare due volte la via del goal alla prima occasione stagionale è per me una buona iniezione di fiducia, ma devo lavorare ancora molto sul piano fisico e ritrovare al più presto possibile quella lucidità e reattività che mi sono mancate in fase difensiva nell'ultimo match, soprattutto su palla da fermo.
  • Il mister ha detto: "Ho fiducia in Bollettini, si sta impegnando tanto, è ancora indietro rispetto ai compagni, ma pazienza e lavoro alla fine lo ripagheranno"... che ne pensi?
    Lavorare con calma e senza pressioni è la scelta migliore che un allenatore possa fare nei confronti di un giocatore che deve essere recuperato da un infortunio e mister Copparoni ha interpretato al meglio la mia situazione. Pazienza, ci vuole ancora pazienza. Anche il campo ha dato questo segnale e l'impegno nell'allenamento settimanale è la strada più breve per ritrovare la giusta condizione. La speranza è quella di essere recuperato appieno per la seconda parte della stagione con la certezza che il sacrificio e il duro lavoro verranno senz'altro ripagati dal campo.
  • L'inizio di stagione della squadra non è stato esattamente quello che tutti si aspettavano... tu che idea ti sei fatto in merito?
    Nuovo mister, nuove idee, nuovi modi, nuovi compagni di squadra. Ci vuole tempo per amalgamare il tutto e un inizio di calendario meno impegnativo ci avrebbe aiutato nel trovare una più rapida quadratura insieme ad una più confortante classifica. Nulla è perso ed anche qui lavorando si raccoglieranno i frutti sperati. L'importante è remare tutti nella stessa direzione con fiducia e determinazione.
  • Ultima domanda: dove pensi che saremo ai primi di aprile? Grazie Marco, alla prossima!
    Considerando il difficile inizio di stagione credo che per la squadra non potranno che esserci dei notevoli miglioramenti. Dove saremo ai primi di aprile? A giocare le ultime due partite di campionato per preparare al meglio i nostri playoff!
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